Una domenica all’insegna dell’archeologia e della condivisione. L’Avis intercomunale Riola Nurachi Baratili ha deciso di trascorrere una giornata con i suoi soci nel piccolo Comune di Teti (NU) sulle tracce dei tesori nuragici.

Natura, storia e un’ottima compagnia hanno scandito la giornata di domenica 13 ottobre. “Abbiamo deciso di organizzare questa gita per conoscere meglio tutti i volontari che ci permettono di portare avanti il progetto Avis nel nostro Comune”, dichiara il presidente dell’associazione Sergio De Faveri.

E proprio qui si snoda l’idea del direttivo di creare una vera e propria famiglia che possa allargarsi ogni anno di più. Saper entrare in empatia con chi decide di donare la vita è fondamentale per potere crescere in termini di associazione ma anche umanamente. Ogni volontario che decide di donare il sangue, ha un bagaglio emozionale immenso che muove la sua scelta di aiutare il prossimo. C’è chi la custodisce gelosamente e chi, invece, decide di condividerla arricchendo se stesso e gli altri.

Dare la possibilità di condividere emozioni ed esperienze è fondamentale soprattutto nel momento in cui ci si imbatte in qualcuno che tentenna nel diventare un donatore o non ci ha mai proprio pensato. Nel totale relax di una gita fuori porta, l’associazione ha potuto farsi conoscere meglio dai soci e presentarsi a coloro che non lo sono ancora cercando di piantare in loro un piccolo seme che col tempo si trasformerà in un germoglio, un nuovo donatore e una nuova speranza di vita.